Se siete contrari a una nuova legge o a una modifica di legge votata dal Parlamento potete lanciare un referendum facoltativo. Ciò vale anche per chi abita all’estero.
Potete anche costituire un comitato referendario. Ciò facilita il compito ma non è strettamente necessario.
Tra l’altro: i referendum possono essere lanciati contro una singola legge da più gruppi, anche di orientamento diverso, e le firme raccolte vengono sommate.
All’inizio è meglio prendere contatto con la Cancelleria federale svizzera che vi fornirà tutte le informazioni sul procedimento e vi sarà d’aiuto per chiarire le questioni formali e giuridiche.
Cancelleria federale
Sezione dei diritti politici
Palazzo federale Ovest
3003 Berna
tel. +41 58 462 48 02
spr@bk.admin.ch
Per i referendum sul piano cantonale o comunale rivolgetevi ai servizi competenti del vostro Cantone o Comune.
Il prossimo passo consiste nella preparazione delle liste delle firme. Iniziate il più presto possibile, se potete già durante le deliberazioni del Parlamento sulla legge in questione. In tal modo riuscirete a iniziare la raccolta delle firme subito dopo la pubblicazione della legge nel Foglio federale.
La lista delle firme deve riportare la denominazione esatta della legge contestata, la data in cui è stata approvata dal Parlamento e alcune altre indicazioni. Su richiesta, la Cancelleria federale vi mette a disposizione un modello analogo all’esempio riportato all’inizio del presente capitolo.
La raccolta delle firme può essere avviata solo dopo la pubblicazione della relativa legge nel Foglio federale. A partire dal giorno di pubblicazione avete 100 giorni di tempo per raccogliere le 50 000 firme necessarie e depositarle presso la Cancelleria federale insieme con le attestazioni concernenti il diritto di voto.
Possono firmare tutti coloro che beneficiano del diritto di voto in Svizzera.
I firmatari scrivono di proprio pugno e in modo leggibile nome, cognome, data di nascita e indirizzo e appongono la loro firma sulla lista delle firme. Ogni singolo foglio della lista deve essere firmato unicamente da persone che votano nel medesimo Comune. Il compito di eseguire un primo controllo delle firme spetta infatti ad ogni singolo Comune.
Di regola non tutte le firme risultano valide. È quindi opportuno raccogliere più di 50 000 firme.
Alla scadenza del termina di raccolta dovete disporre anche di tutte le attestazioni relative alle firme rilasciate dai Comuni. Per il relativo controllo i Comuni necessitano di tempo. Le liste delle firme devono quindi essere tramesse man mano ai Comuni già durante il processo di raccolta.
I Comuni verificano se chi ha firmato è iscritto nel catalogo elettorale e se qualcuno ha firmato più volte.
Entro 100 giorni dall’inizio della raccolta dovete depositare presso la Cancelleria federale le firme con le relative attestazioni. Le indicazioni precise sono contenute nella «nota concernente il deposito dei referendum».
La Cancelleria federale effettua un controllo definitivo delle firme raccolte, verificando in particolare se sono adempiti i requisiti di legge.
Dopo tali verifiche, se sono state raccolte almeno 50 000 firme valide il referendum è riuscito.