La paternità del marito della madre (presunzione di paternità) può essere contestata soltanto dal marito stesso o dal figlio.
La paternità dell’uomo che ha riconosciuto il bambino può invece essere contestata da tutti gli interessati, vale a dire anche dalla madre e dall’uomo che ritenga di essere il padre biologico.
Rivolgetevi ad un avvocato per conoscere le condizioni e i termini precisi entro i quali potere effettuare la contestazione di paternità, così come il tribunale competente a cui rivolgersi.
Il test di paternità può essere un mezzo di prova utile a stabilire o ad annullare davanti a un tribunale un legame di paternità (rapporto di filiazione). Per essere considerato valido deve essere effettuato rispettando specifiche condizioni. In particolare deve essere realizzato da un istituto di medicina legale o da un laboratorio autorizzato dalla Confederazione (i test disponibili in Internet non sono validi come prova davanti a un tribunale). È inoltre necessario il consenso scritto delle persone interessate.
Rivolgetevi ad un avvocato per conoscere le condizioni di validità di un test di paternità.
Se il tribunale accoglie l’azione di contestazione della paternità, colui che fino ad allora ne era considerato il padre smette di esserlo e non avrà più alcun diritto né dovere nei confronti dell’ex figlio o figlia. Se il bambino o la bambina portava il suo cognome, questo verrà cambiato con quello della madre. Potrà inoltre essere riconosciuto da un altro uomo.
Per ulteriori informazioni sulle condizioni, la procedura da seguire o ancora i termini da rispettare per contestare una paternità, rivolgetevi ad un avvocato.
Laboratori d’analisi riconosciuti dalla Confederazione per stabilire i profili di DNA (test di paternità)